FINANZA IBRIDA - IL BLOG
L'intelligenza artificiale (AI) rappresenta l'evoluzione. Come ogni strumento tecnologico essa non è di per sé buona o cattiva. Infatti tutto dipende da come viene utilizzata. L'espansione del digitale è, dal punto di vista della sicurezza informatica, prima di tutto una sfida. I paesi UE sono già forti nell’industria digitale con un’infrastruttura di alta qualità e un quadro normativo che protegge la privacy e la libertà di espressione, l’UE potrebbe diventare un leader globale nell’economia dei dati (data economy) e nelle sue applicazioni.
Oggi tutto è connesso. Non solo computer e smartphone ma anche termostati, lucchetti, microonde, smart speaker. Attraverso il web accediamo alla banca, facciamo acquisti, inviamo messaggi. Questa tendenza, incontrovertibile, offre enormi opportunità ma espone agli attacchi informatici. In gergo si dice che amplia la “superficie d'attacco”. Per arginare questi possibili attacchi esterni, le possibilità sono tre: capire come si muovono gli hacker, difendersi, e restringere la superficie d'attacco. Quest'ultimo è un tema sottovalutato. Anche perché spesso gli oggetti connessi vengono “dimenticati” dopo l'installazione. Ed è questo un primo contributo dell'intelligenza artificiale: tenere gli occhi ovunque, indipendentemente dalla frequenza di utilizzo di una rete o di un dispositivo.
L’intelligenza artificiale garantirà una migliore assistenza sanitaria, oltre che assicurare automobili e altri sistemi di trasporto più sicuri; anche i prodotti e servizi su misura risulteranno più economici e più resistenti. Con l'ausilio di AI anche l’accesso all’informazione risulterà essere facilitato.
L’intelligenza artificiale può consentire lo sviluppo di una nuova generazione di prodotti e servizi, anche in settori in cui le aziende europee sono già in una posizione di forza come l’economia circolare, l’agricoltura, la sanità, la moda e il turismo; può infatti offrire percorsi di vendita più fluidi e ottimizzati, migliorare la manutenzione dei macchinari, aumentare sia la produzione che la qualità, migliorare il servizio al cliente e risparmiare energia. L'intelligenza artificiale applicata ai servizi pubblici può ridurre i costi e offrire nuove opzioni in svariati settori come: nel trasporto pubblico, nell’istruzione, nella gestione dell’energia e dei rifiuti e migliorare la sostenibilità dei prodotti.
L’intelligenza artificiale potrà essere usata nella prevenzione dei reati e come ausilio nella giustizia penale, perché premetterebbe di elaborare più velocemente grandi volumi di dati, valutare con più accuratezza i rischi di fuga dei detenuti, prevedere e prevenire crimini e attacchi terroristici. L’IA viene già usata dalle piatteforme online per individuare e rispondere a pratiche illegali o inappropriate in rete. In campo militare, l’intelligenza artificiale potrebbe essere usata per la difesa e le strategie di attacco in caso di crimini informatici o per attaccare obiettivi chiave nella lotta informatica. Utilizzando l'intelligenza artificiale è possibile velocizzare e migliorare praticamente ogni processo esistente che vede impegnato l'uomo.
L'intelligenza artificiale è in grado di elaborare una quantità di dati superiore alle capacità umane. Riesce a farlo in breve tempo, imparando mentre digerisce i dati grazie al machine learning. È un guardiano che sorveglia gli asset informatici senza sosta e senza cali di attenzione. Una capacità fondamentale nel momento in cui la “superficie d'attacco” è così estesa.
Una delle caratteristiche principali dell'Intelligenza artificiale è quella di essere in grado di scremare gli elementi degni di attenzione. Questo processo di analisi continua e autonoma è decisivo non soltanto per difendersi, ma anche per rispondere. L'utilizzo dell'intelligenza artificiale garantisce un irreversibile ottimizzazione delle performance sotto tutti i punti di vista. Si stima che nel 2030 l'intelligenza artificiale sarà talmente evoluta che non sarà più "controllabile". In quella data, tutte le informazioni che le AI di ultima generazione avranno acquisito gli consentiranno di essere evolute a tal punto, da poter controllare in maniera autonoma le loro funzionalità bypassado il "controllo" dell'uomo.
Il dilemma che assale tutti quanti; con il progredire incessante dell'ausilio della tecnologia sotto tutti gli aspetti; è quello di essere in futuro controllati dalle macchine come nel film Teminator Genisys; dove l'umanità viene praticamente "gestita" dell'intelligenza artificiale.
Ovviamente del futuro non vi è certezza, ma al tempo stesso è auspicabile che esistano dei sistemi di salvaguardia; che tutelino l'umanità. Del resto l'intelligenza artificiale è nata con lo scopo: di aiutare, migliorare e tutelare l'uomo e non con l'intento di spraffarlo. Quello che è importantissimo considerare e che con il machine learning, avremo un miglioramento sensibile di tutto ciò che è il Mondo attuale in ogni sua sfera.
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