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gli stati contro le criptovalute

PERCHÉ GLI STATI COMBATTONO LE CRIPTOVALUTE

March 06, 20244 min read

Le criptovalute sono una forma di valuta digitale che utilizza la crittografia per garantire la sicurezza e l'anonimato delle transazioni. Il Bitcoin, la più famosa criptovaluta, è stata creata nel 2009 e ha visto una crescita esponenziale nel suo valore e nella sua adozione da parte degli utenti in tutto il mondo.

Tuttavia, nonostante la loro crescente popolarità, molti Stati hanno iniziato a combattere le criptovalute, spesso affermando che queste rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale, la stabilità finanziaria e la lotta al crimine. Uno dei principali motivi per cui gli Stati combattono le criptovalute è la loro natura decentralizzata e anonima. Le criptovalute non sono controllate da un'autorità centrale, come una banca centrale o un governo, ma sono gestite da una rete di computer distribuiti in tutto il mondo. Inoltre, le transazioni sono crittografate e anonime, rendendo difficile per le autorità tracciare le attività finanziarie .

criptovalute

Molti Stati a temono che le criptovalute possano essere utilizzate per attività illegali, come il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e il traffico di droga. Alcuni Stati hanno anche affermato che le criptovalute potrebbero essere utilizzate per evadere le tasse o per eludere le sanzioni internazionali. Ad esempio, nel 2018, il governo indiano ha annunciato il divieto delle criptovalute, sostenendo che queste rappresentavano una minaccia per la stabilità finanziaria e la lotta al crimine. Inoltre, il governo indiano ha affermato che le criptovalute potrebbero essere utilizzate per il finanziamento del terrorismo e per l'evasione fiscale.

Allo stesso modo, la Cina ha iniziato a combattere le criptovalute negli ultimi anni, vietando le Initial Coin Offering (ICO) nel 2017 e chiedendo alle piattaforme di scambio di criptovalute di cessare le loro attività. Il governo cinese ha affermato che le criptovalute rappresentano una minaccia per la stabilità finanziaria e la lotta al crimine, inoltre ha espresso preoccupazioni riguardo all'evasione fiscale e al controllo delle valute da parte del governo. Un altro motivo per cui gli Stati combattono le criptovalute è il loro potenziale impatto sulla politica monetaria e sulla stabilità finanziaria. Le criptovalute sono indipendenti dalle banche centrali e dalle autorità monetarie, il che significa che non possono essere influenzate dalle politiche monetarie tradizionali, come l'immissione di liquidità o l'aumento dei tassi di interesse.

Ciò potrebbe avere un impatto negativo sulla stabilità finanziaria e sulla capacità delle banche centrali di gestire l'economia in situazioni di crisi. Ad esempio, se molte persone decidessero di convertire le loro valute tradizionali in criptovalute, ciò potrebbe portare a una fuga di capitali e a una diminuzione della fiducia nell'economia tradizionale.

bitcoin

Le criptovalute potrebbero essere utilizzate per creare bolle speculative, in cui il valore aumenta rapidamente e poi crolla, portando a perdite finanziarie per gli investitori. Tuttavia in questi anni ci sono criptovalute che nonsotante le oscillazioni hanno raggiunto un livello di stabilità importante; infatti In un tempo molto ridotto, se paragonato alle valute FIAT, il valore del Bitcoin è aumentato in maniera importante toccando punte di valori altissimi. Naturalemente, il Bitcoin come altre cripto, ha conosciuto anche crolli importanti; ma il controvalore "mosso" ogni giorno dalle valte digitali, fa presumere che la nuova economia digitale decentralizzata sia destinata a proliferare.

Gli Stati combattono le criptovalute per proteggere il loro monopolio sulla creazione e distribuzione della moneta. La maggior parte delle economie del mondo si basa sul fatto che le banche centrali abbiano il controllo sulla creazione della moneta e sulla loro distribuzione attraverso il sistema bancario tradizionale.

Le criptovalute minacciano questo monopolio, poiché consentono alle persone di creare e scambiare valuta digitale senza l'intervento delle banche centrali. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sulle entrate dei governi, poiché le tasse sulle transazioni finanziarie rappresentano una fonte importante di reddito. Inoltre, gli Stati potrebbero perdere il controllo sulla politica monetaria, poiché le criptovalute non sono soggette alle politiche monetarie tradizionali. Ciò potrebbe portare a una maggiore volatilità dei prezzi e a una diminuzione della fiducia nell'economia tradizionale.

In risposta a questi e ad altri fattori, molti Stati hanno iniziato a regolamentare criptovalute. Questo fa presagire che le monete digitali, che erano viste fino a poco tempo fa come un "gioco", ad oggi, rappresentano una realtà che per le banche di tutto il mondo è una vera e propria minaccia. Nel 2019, il governo cinese ha annunciato il divieto dell'estrazione di criptovalute in alcune province del paese. Inoltre, la Russia ha recentemente introdotto una legge che vieta l'uso delle criptovalute come mezzo di pagamento.

cripto

Tuttavia, l'adozione delle criptovalute continua a crescere nonostante la resistenza degli Stati. Molti sostenitori delle criptovalute vedono queste come una risposta alla mancanza di fiducia nella banca tradizionale e nella politica monetaria. Inoltre, le criptovalute offrono un modo per trasferire denaro a livello internazionale con tariffe inferiori rispetto ai sistemi bancari tradizionali.

In conclusione, gli Stati combattono le criptovalute principalmente per motivi: di stabilità finanziaria e controllo della moneta e della vita degli individui. La regolamentazione e il divieto da parte degli Stati possono influire sull'adozione e sul valore delle criptovalute. L'utilizzo sempre maggiore delle criptovalute è la risposta all'oppressione e al controllo da parte degli Stati e delle sfere dell'alta finanza. Con l'avvento delle monete digitali, se utilizzate nella corretta maniera, è possibile creare un'economia: alternativa, stabile, duratura, anonima, e soprattutto libera.


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Riccardo Zavagli

Riccardo Zavagli, consulente finanziario autonomo; creatore del protocollo "Sport Investment", del sistema "Finanza Ibrida" e autore del libro "Dall'azzardo al trading: c'è di mezzo il betting".

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